Italy Food Porn: la rivoluzione digitale dei ristoratori, Di Cola e Squadrilli
Il video di Matteo Di Cola e Gian Andrea Squadrilli in vista delle feste natalizie con Bakery Spiga D’Oro
Gian Andrea Squadrilli, fondatore di Italy Food Porn, e Matto Di Cola (Italy Food Porn Roma) celeberrimi influencer di fama ormai nazionale grazie ai milioni di visualizzazioni online sui propri social di riferimento spiegano in questo breve contenuto video l’importanza dei social per ristoratori ed imprese!
Italy Food Porn, creatura di Gian Andrea Squadrilli e nella città di Roma vede come responsabile dei contenuti (e della mangiate) su Roma è Matteo Di Cola per Italy Food Porn Roma.
Bakery Spiga D’Oro: il forno romano seguitissimo sui social
Tra le ultime iniziative di Matteo Di Cola ricordiamo la collaborazione sui social con Bakery Spiga D’Oro, rinomato e conosciutissimo forno romano che nelle ultime settimane ha largamente fatto parlare di sè per i gustosissimi panettoni extralarge e le farciture ricercate: dal kinder al pistacchio, al mon cheri in vista delle feste!
Gian Andrea Squadrilli per Daily News
Com’è nata Italy Food Porn? “Il progetto Italy Food Porn nasce dalla mia grande passione per la ristorazione, passione tramandatami sia da mio padre, con il quale spesso andavo a pranzo in vari ristoranti, che da mia madre, dalla quale ho potuto apprezzare la cucina e le tradizioni campane. Tutto è nato per gioco, cercavo qualcosa che potesse convivere con il mio percorso di laurea e decisi di aprire la pagina. All’inizio, dato che la mia base era Napoli, la pagina era improntata quasi esclusivamente su cibo campano. Quando poi ho iniziato a viaggiare in giro per l’Italia le ho dato un tocco nazionale. Dopo circa un anno io ed Egidio Cerrone, che allora era già titolare della pagina Puokemed, diventammo soci al 50% e decidemmo di registrare il marchio insieme, iniziando di fatto a collaborare. Iniziammo quindi ad espanderci e a creare le pagine “figlie”, ossia Italy Food Porn Napoli, Italy Food Porn Milano e Italy Food Porn Roma“.