L’università di Roma Tor Vergata con OneSight EssilorLuxottica in aiuto alla vista in periferia

(Adnkronos) – L'università e il policlinico Tor Vergata di Roma aderiscono alla tappa speciale delle Giornate della vista – progetto di salute visiva targato Fondazione OneSight EssilorLuxottica – che prevede, fino al 16 aprile, l'installazione della prima clinica oculistica del programma per il Santo Giubileo 2025, nel quartiere periferico di Tor Bella Monaca, in via di Gagliano del Capo. La clinica temporanea, aperta oggi, si avvale della competenza di un team di medici oculisti e ortottisti che offrono screening della vista gratuiti. Nel gruppo c'è anche lo staff messo a disposizione da Carlo Nucci, prorettore vicario e direttore della Scuola di specializzazione in Oftalmologia dell'università di Tor Vergata e responsabile Uosd Oculistica del policlinico. In base alla prescrizione degli specialisti – spiega una nota – la Fondazione donerà occhiali da vista alle persone assistite e tutti i bambini riceveranno un occhiale da sole. Quasi 1.000 persone povere, emarginate o in condizioni di disagio sociale e sanitario che verranno assistite dal progetto di salute visiva. "L'Unità operativa di oculistica del Policlinico Tor Vergata, con oltre 35mila prestazioni annue tra visite, diagnostica strumentale e interventi chirurgici – afferma Nucci – è fortemente impegnata nella prevenzione e nel trattamento delle patologie oculari. Grazie alla presenza di servizi specialistici per singole patologie (glaucoma, retina, cornea ecc.) e di un centro di riferimento regionale per la riabilitazione visiva, l'unità offre un approccio integrato alla gestione delle minorazioni visive". Nonostante questo impegno, per ampliare l'accessibilità alle cure oltre l'ambito ospedaliero, l'università e il policlinico Tor Vergata hanno aderito all'iniziativa promossa dalla Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, che mira a raggiungere le popolazioni più vulnerabili con difficoltà di accesso ai servizi sanitari. A tal proposito è stato predisposto un accordo di cooperazione che prevede la partecipazione all'iniziativa di medici in formazione specialistica afferenti alla Scuola di specializzazione in Oftalmologia e di medici oculisti del policlinico con ruolo di tutor.  "Questa collaborazione – continua Nucci – riflette l'impegno dell'ateneo di Tor Vergata verso il proprio territorio, promuovendone la crescita sociale, culturale ed economica, e sottolinea l'importanza della prevenzione e dell'accesso alle cure come strumenti fondamentali per ridurre l'impatto delle disabilità visive sulla popolazione, specie quella più fragile. Le campagne di prevenzione della cecità hanno infatti dimostrato di essere estremamente efficaci nel ridurre l'incidenza delle malattie oculari evitabili, con conseguente diminuzione dei costi sanitari, miglioramento della qualità della vita e del benessere psicologico dell’individuo, favorendone l’integrazione sociale e lavorativa". Recenti studi epidemiologici – ricorda la nota – evidenziano un preoccupante aumento della prevalenza delle disabilità visive nel mondo. Dal 2010 al 2020 si è registrato infatti un incremento dal 3,92% al 4,34%, con 43,3 milioni di persone cieche e 295 milioni affette da limitazioni visive moderate o severe. In Italia, in linea con i dati europei, il 16,7% della popolazione sopra i 15 anni presenta limitazioni visive moderate, percentuale che raggiunge il 28,8% tra coloro che hanno superato i 65 anni, mentre l'1,9% soffre di minorazioni visive gravi. Le principali cause includono la cataratta e i difetti di refrazione non corretti, con una prevalenza crescente della miopia nelle aree urbane. Nonostante la natura potenzialmente reversibile di tali condizioni mediante chirurgia o correzione ottica, rappresentano ancora un rilevante fattore di disabilità visiva a livello globale. Altre condizioni di rilievo comprendono il glaucoma, la degenerazione maculare legata all'età e la retinopatia diabetica, patologie per le quali la diagnosi precoce è cruciale per ottimizzare gli esiti terapeutici. Le minorazioni visive influiscono significativamente sulla qualità di vita della persona, limitandone le attività quotidiane, l'integrazione sociale e aumentando il rischio di isolamento e declino cognitivo. Studi epidemiologici condotti negli Stati Uniti indicano che solo il 29% delle persone in età lavorativa con disabilità visive risulta occupato. Maggiori sono inoltre le difficoltà nella deambulazione e il rischio quotidiano di infortuni. Altrettanto rilevante è l'impatto psicopatologico, con un aumento della prevalenza di depressione tra le persone con disabilità visive. All'evento di presentazione dell'iniziativa erano presenti il capo dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano; il presidente del Municipio VI Nicola Franco; il rettore dell'Università di Roma Tor Vergata Nathan Levialdi Ghiron; il segretario generale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica, Andrea Rendina. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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