Sinner, l’associazione di Djokovic attacca: “Trattamento di favore”. Poi fa causa all’Atp

(Adnkronos) – Novak Djokovic attacca Jannik Sinner. Il tennista serbo, attraverso la Professional Tennis Players Association, sindacato fondato proprio da Nole, ha deciso di iniziare una causa legale contro le Federazioni che regolano il mondo del tennis, e non solo, prendendo a pretesto il caso doping che ha riguardato il tennista azzurro. Le accuse di Djokovic ad ATP, WTA, ITF e ITIA sono varie e racchiuse in 163 pagine di documento firmato e condiviso, ovviamente, da Nick Kyrgios, Reilly Opelka e Sorana Cirstea, Vasek Pospisi e altri otto tennisti del circuito. Le accuse rivolte alle Federazioni sono svariate. Si va da presunte 'collusioni' politiche per limitare il montepremi fino alla violazione della privacy per i controlli antidoping, un sistema denunciato anche da Matteo Berrettini, passando per un calendario troppo intenso e un ranking considerato troppo autoritario e insostenibile. "Il tennis è rotto. I giocatori sono intrappolati in un sistema ingiusto che sfrutta il loro talento, sopprime i loro guadagni e ne mette a repentaglio salute e sicurezz", ha detto il direttore esecutivo Ahmad Nassar, "abbiamo esaurito tutte le opzioni per riformarlo attraverso il dialogo".  Nel documento presentato dalla PTPA ricorre, come detto, il nome di Jannik Sinner. Il tennista azzurro, secondo Djokovic e i suoi associati, avrebbe ricevuto un trattamento di favore nella vicenda doping che lo ha riguardato, e che si è chiusa con la squalifica a tre mesi di inibizione dai campi dopo l'accordo con la Wada, per la sua buona condotta nei confronti dell'International Tennis Integrity Agency per tutta la durata del processo.  "L'ITIA ha dimostrato nell'agosto 2024 che il suo approccio autoritario è arbitrario e selettivo", si legge nel documento, "quel mese, l'ITIA ha annunciato che Jannik Sinner, il giocatore più quotato dell'ATP Tour, era risultato positivo due volte a uno steroide anabolizzante vietato all'inizio di quella stagione. A differenza della sua tenace ricerca di altri giocatori, tuttavia, ha accettato la spiegazione di Sinner secondo cui il suo fisioterapista aveva applicato accidentalmente una sostanza vietata sulla pelle di Sinner durante il trattamento".  "Come risultato della sua immediata accettazione, l'ITIA ha concluso che Sinner non aveva 'alcuna colpa o negligenza' per il suo test positivo e gli ha permesso di competere negli US Open del 2024, che Sinner ha vinto. Non c'è stata alcuna indagine che si sia trascinata per oltre un anno su un giocatore di spicco che non aveva espresso alcun problema con il cartello".   Non ci ha messo molto ad arrivare la risposta dell'ATP: "Fin dalla nascita dell'ATP Tour nel 1990, l'ATP ha svolto un ruolo di primo piano nella crescita globale del tennis professionistico maschile. Nel corso di oltre tre decenni, la struttura di governance 50-50 dell'ATP ha assicurato che i giocatori e i tornei abbiano una voce uguale nel plasmare la direzione dello sport al più alto livello", ha scritto la Federazione in un comunicato pubblicato sul proprio sito, "gli ultimi anni hanno portato cambiamenti trasformativi per i giocatori. L'introduzione di una formula di premi in denaro, alcuni da record e i bonus sempre nuovi e ampliati hanno contribuito a un importante aumento del compenso di ogni singolo giocatore (in aumento di 70 milioni di dollari negli ultimi cinque anni). L'introduzione di audit annuali e indipendenti ha dato ai giocatori la piena trasparenza sui dati finanziari dei tornei agli eventi ATP. Il programma Baseline di ATP ha introdotto un reddito minimo garantito per i migliori giocatori single classificati, fornendo una sicurezza finanziaria senza precedenti nel tennis professionistico".   La Federazione ha quindi risposto punto su punto alle accuse della FTPA: "I contributi al fondo pensione dei giocatori sono aumentati, mentre i premi in denaro agli eventi dell'ATP Challenger Tour sono più che raddoppiati. Questi progressi sono stati raggiunti attraverso la struttura di governance dell'ATP, con ogni decisione chiave presa con il contributo dei giocatori e dai loro rappresentanti eletti. Nel frattempo, i giocatori, considerati come appaltatori indipendenti, hanno mantenuto un ampio controllo sui loro programmi, consentendo loro la flessibilità di competere, allenarsi e monetizzare le loro carriere come meglio credono". "Mentre l’ATP è rimasto concentrato sulla realizzazione di riforme a beneficio degli attori a più livelli, la PTPA ha costantemente scelto la divisione e la distrazione attraverso la disinformazione sui progressi raggiunti. A cinque anni dalla sua nascita nel 2020, la PTPA ha faticato a ritagliarsi un ruolo significativo nel tennis, prendendo così la decisione di perseguire un'azione legale", ha continuato l'ATP, "respingiamo con forza la premessa delle affermazioni del PTPA, riteniamo che il caso sia del tutto privo di merito e difenderemo vigorosamente la nostra posizione. L'ATP rimane impegnato a lavorare nel migliore interesse del gioco, proiettato verso una crescita continua, la stabilità finanziaria e il miglior futuro possibile per i nostri giocatori, tornei e fan". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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